Il cambiamento climatico rappresenta ormai per la maggior parte delle persone una grave minaccia per il mondo intero, soprattutto per la salute. Questa l’opinione del 90% degli italiani secondo la ricerca di IPSOS per AMREF. L’effetto più grave della crisi è ritenuto l’innalzamento delle temperature. Al secondo posto la siccità e la scarsità d'acqua, seguita dal venir meno delle disponibilità di cibo e dall'aumento delle alluvioni. Il cambiamento climatico, per il 69% degli intervistati, mette a rischio la salute dei cittadini di tutto il mondo. Quanto alle cause scatenanti, al primo posto c'è l'attività umana. 6 italiani su 10 credono che sia ormai troppo tardi per attuare misure risolutive, ben il 33% è invece convinto che ci sia un allarmismo esagerato sul clima e che la situazione non sia poi così grave. Il 68% degli intervistati pensa che i Paesi a medio e alto reddito dovrebbero contribuire di più per tutelare la salute dei Paesi più svantaggiati. Per gli europei le principali minacce per la salute sono: malattie croniche, crisi economica e, solo il 26%, cambiamento climatico. Diversa la percezione per chi vive in Africa: malattie infettive in primis, seguite dalle condizioni di vita e dalla scarsità di strutture sanitarie. Il cambiamento climatico e l'insorgere di nuove malattie infettive vanno di pari passo, salute e ambiente non possono più viaggiare su percorsi separati, sottolinea AMREF, che sin dal 2006 promuove l'approccio One Health. Una delle conseguenze degli sconvolgimenti climatici e ambientali è il fenomeno migratorio di massa, e anche per questo l'ONG esorta i Paesi più ricchi a mitigare cause ed effetti dei cambiamenti climatici.