Se l'oceano avesse voce, che cosa ci direbbe? Cosa direbbe al genere umano? Proprio per dare una voce concreta all'oceano, le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2021 - 2030 “Decennio delle scienze del mare per lo sviluppo sostenibile.” L'obiettivo è costruire un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica, attorno al quale mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile. Domani, 22 ottobre, dalle 9, in diretta streaming dal teatro No'hma di Milano, si terrà il primo evento italiano per promuovere il decennio delle scienze del mare per lo sviluppo sostenibile e creare un movimento globale che dia voce all'oceano, denominato “Verso la generazione oceano”. Una giornata promossa dall'Unesco, assieme ad altre istituzioni e associazioni. Sono 7 gli obiettivi concreti che ci si propone di raggiungere: un mare pulito in cui le fonti di inquinamento vengono identificate e rimosse, un oceano che sia sano e resistente, in cui gli ecosistemi marini sono mappati e protetti e che sia prevedibile, in cui, cioè, la società ha la capacità di comprendere le condizioni oceaniche attuali e future. Un mare sicuro per le persone, sostenibile, tanto da garantire la fornitura di cibo, che sia trasparente, con accesso aperto a dati, informazioni e tecnologie e, infine, che sia capace di ispirare e coinvolgere. Per partecipare all'evento italiano del decennio è sufficiente andare su decenniodelmare.it. Si parlerà, in particolare, di 3 grandi temi che ruotano attorno a due dei risultati concreti del decennio: il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la connessione tra la salute del mare e la salute umana.