Da Sarno a Rigopiano, da Genova a Messina, un filo rosso che unisce la fragilità del nostro territorio al tema del rischio e della prevenzione. Per il prossimo futuro lo spazio sarà determinante per la prevenzione dei disastri ambientali. Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci non ha dubbi e nel corso dell'incontro Disastri Naturali - la Prevenzione dalla Terra e dallo Spazio, organizzato da giornaliste italiane, traccia la linea del futuro della prevenzione. "La dimensione spaziale e quella subacquea possono rappresentare i due domini nei quali l'Italia, nei prossimi anni, potrà giocarsi una carta importante sul piano della credibilità internazionale e della crescita scientifica e tecnologica". Attraverso radar e satelliti finanziati dal programma Iside con oltre €1 miliardo, si potrà intercettare in tempo utile una minaccia imminente. Sarà possibile dare in tempo l'allerta alla popolazione interessata e mettere in salvo le persone. Le sinergie con l'aeronautica, l'Agenzia Spaziale Italiana e altre istituzioni sono fondamentali, ma affinché funzionino ci vogliono le competenze. E un grande aiuto alla prevenzione può arrivare anche dall'intelligenza artificiale come spiega l'astronauta Walter Villadei. "Abbiamo il compito di approfondire, studiare, capire e vedere dove la tecnologia arriva, spingerla se possiamo un po' più in là, integrando tecnologie nuove come l'intelligenza artificiale, in modo tale che quando c'è l'esigenza operativa di intervenire, abbiamo la disponibilità dello stato di alta tecnologia e le capacità per utilizzare quella tecnologia". .