I pannelli appaiono tra le distese di uliveti e vigneti che caratterizzano il paesaggio della Sicilia Sud occidentale. Sono 120 mila quelli installati su 115 ettari di superficie, equivalenti a 161 campi da calcio, per dar vita nelle campagne tra Mazara del Vallo e Marsala al più grande parco agrivoltaico in Italia. Proprio come fanno i girasoli questi si muovono per catturare la luce del sole in ogni momento della giornata. Sono pannelli che prendono il sole da entrambe le parti e a differenza di quelli fotovoltaici, che poggiano per terra, questi sono sollevati e posizionati ad una distanza sufficiente a permettere ai mezzi agricoli di passare, perché qui terreni si coltivano. Sono stati piantati alberi di ulivo e viti e si lavora a colture sperimentali dalla lavanda al rosmarino, d'alloro alle erbe aromatiche, per capire quali si adattino meglio a questo tipo di terreno. Il progetto è nato dalla collaborazione tra ENGIE ed Amazon con l'Impiego di 150 lavoratori e il coinvolgimento di 7 imprese per lo più locali. "Noi abbiamo investito in Sicilia indicativamente circa 200 milioni di euro. In questo parco ci aggiorniamo intorno a 70 milioni di euro quindi un investimento importante. La coesistenza il più possibile naturale tra la tecnologia e l'ambiente è qualcosa con cui dobbiamo fare i conti, è un po' un cambio culturale." La doppia vocazione del progetto è mantenere la coltivazione dei terreni e produrre energia elettrica che poi viene utilizzata per le attività di Amazon in Italia e per il fabbisogno energetico di 20.000 utenze domestiche siciliane. "Decarbonizzare le nostre attività è una dei nostri pilastri strategici. Vogliamo arrivare al 2040 con zero emissioni nette di CO2 e quindi questo progetto ci aiuta a realizzare questo obiettivo ma anche altri due obiettivi. A contribuire alla transizione energetica dell'Italia, del Paese, e a supportare le comunità locali dove operiamo.".