Navigare lungo le coste italiane, o quelle di un fiordo norvegese a bordo di un super yacht di 50 metri senza utilizzare idrocarburi, ascoltando solo lo sciabordio delle onde. La sfida del futuro sulla sostenibilità in mare è possibile grazie a un impianto che produce energia elettrica all'idrogeno. Progetto avviato e inaugurato sul molo spezzino del cantiere navale Baglietto, in Liguria, dove lo storico marchio italiano mette a punto il sogno di navigare 24 ore o rimanere in ormeggio 3 giorni senza accendere i generatori. "Questa stazione BZero, fra circa un mese e mezzo, inizieranno i primi collaudi e i primi test. Chiaramente noi partiremo dal prelevare semplicemente l'acqua del mare che verrà deionizzata, desalinizzata e quindi portata all'elettrolizzatore, quindi i nostri pannelli fotovoltaici danno l'energia per poter superare idrogeno ed ossigeno, e a questo punto inizieremo a produrre energia elettrica. Poi, secondo tema, sarà anche di infrastrutture a terra, predisposte per poter alimentare questi yacht che avranno queste componenti a idrogeno." Un sistema che prende vita dopo l'annuncio a Montecarlo 2 anni fa, come scelta sostenibile dell'azienda, sfruttando un bene prezioso: l'acqua del mare. Si procede per passi, guardando all'aumento dell'autonomia a zero emissioni negli yacht ibridi già prodotti da Baglietto, fin a sviluppare motori a idrogeno a bordo delle imbarcazioni. "Per arrivare a questi step, e poterli implementare a bordo, abbiamo deciso di realizzare un prototipo in scala 1:1, quindi con tutti gli elementi che caratterizzano l'applicazione, l'integrazione sullo yacht, direttamente in cantiere." Nel 2026 si arriverà già a 18 ore all'ancora e 6 ore di navigazione senza emissioni per una nautica sempre più green.