Si chiude la Pre-COP26, occhi puntati su Glasgow. VIDEO

02 ott 2021
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Con i messaggi dei giovani in tasca e un clima definito di fiducia, i ministri dell'ambiente dell'energia di 50 paesi lasciano Milano e si danno appuntamento in Scozia dove tra meno di un mese inizierà la conferenza sul clima delle Nazioni Unite. Si sono chiuse, infatti, le cinque giornate di Milano dedicate al clima, partite con la Youth For Climate e proseguite con il vertice preparatorio pre COP26. Prima di Glasgow adesso si guarda al G20 dei capi di Stato e di Governo che si terrà a fine mese a Roma. "In questo G20 sono stati trasferiti tutti i punti che avevano una valenza un po' troppo ampia per essere concordati dai G20 settoriali. Tenete conto che i primi ministri, si prendono sostanzialmente tutte le gatte da pelare più complesse". La pre-COP26 è servita dunque per lavorare agli aspetti tecnici del negoziato. L'obiettivo di Glasgow è racchiuso in quel grado e mezzo di innalzamento della temperatura media globale rispetto ai livelli preindustriali che i Paesi di tutto il mondo si sono impegnati a mantenere con un accordo nel 2015. L'ultimo rapporto dell'ONU ha lanciato un campanello d'allarme per l'umanità, ma riuscire a tenere nel mirino quell'obiettivo sarà la sfida. Ma dalla settimana milanese, è emerso forte anche grazie alla spinta dei giovani il tema della disuguaglianza. Anche su questo i leaders si digono ottimisti, a cominciare da Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione Europea soddisfatto del recente impegno degli Stati Uniti di raddoppiare i fondi per i Paesi più poveri. "Quello che stiamo facendo, e stiamo ancora incoraggiando gli gli stati membri a fare di più, prima di Glasgow, ma quello che stiamo mostrando è che questo che deve essere fatto è un dovere morale ed è politica accorta". E poi c'è la questione della Cina che anche in chiusura di pre-Cop, l'inviato speciale per il Clima per gli Stati Uniti, John Kerry, è tornato a parlare. Kerry si è detto fiducioso di trovare un accordo con Pechino, invitando però i Paesi del G20 a fare di più: per scoprire il risultato di queste mediazioni, bisognerà aspettare meno di un mese a Glasgow.

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