Siccità nord, società idroelettriche aumentano flusso acqua

20 giu 2022
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E' un'altra giornata da bollino rosso in tutto il nord Italia che sta affrontando una delle peggiori crisi idriche degli ultimi 70 anni. C'è bisogno di acqua ma l'acqua non c'è. A rischio raccolti e comparto agricolo. La siccità preoccupa la regione Lombardia che ha raggiunto un'intesa con le società di energia idroelettrica, che per 10 giorni a partire dal 16 giugno rilascerà maggiori quantità d'acqua a supporto dell'agricoltura. L'obiettivo ca va sans dire è quello di garantire il più possibile l'irrigazione a valle e in pianura per salvare almeno il primo raccolto. Le società quindi si sono impegnate a rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell'Adda e quasi un milione per il bacino dell'Oglio. Poi c'è solo da sperare che piova, anche se secondo l'assessore Fabio Rolfi, bisogna cominciare a pensare ad altre soluzioni. "Innanzitutto mettere a terra il più possibile con minor burocrazia possibile gli investimenti da finanziare, uno su tutti realizzare invasi recuperando le ex cave, invasi di emergenza, laghetti di medie dimensioni per immagazzinare acqua durante l'inverno, sia acqua piovana che nella maggior parte dei casi perdiamo, sia l'acqua che è nei fiumi, sia durante l'inverno, immagazzinarla, bacinizzarla per averla d'estate. Due, migliorare il più possibile la rete idrica. Abbiamo tante perdite anche nella rete irrigua sul territorio e tre studiare forme di efficientamento nell'uso dell'acqua." Intanto si è tenuto un tavolo sugli utilizzi idrici del bacino del Po che ha fotografato una situazione drammatica. "Questo tavolo ha rilevato una fotografia tecnica della situazione, che tiene conto sia degli aspetti nevosi in montagna, in alta montagna, sia degli riempimenti delle dighe dei laghi e quindi cerca di fotografare quant'è la disponibilità di acqua che c'è da qui in avanti e abbiamo riscontrato che mentre prima eravamo sotto lo storico del 51% questa percentuale sta aumentando e quindi andiamo verso una direzione che ci porta a una crisi ancora più acuita. Ecco perché siamo passati dalla zona arancione alla zona rossa ma questa è una fotografia tecnica, poi è chiaro che l'acqua che c'è a disposizione, per quanto poca, debba essere utilizzata nel migliore dei modi.".

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