Terra Madre, la manifestazione sul cibo sano e consapevole

23 set 2022
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È una pompia, è l'agrume più raro al mondo, presidio da 18 anni. È un agrume che stava scomparendo, 25 anni fa c'erano solo un centinaio di alberi e slow food ha deciso di fare un presidio perché era proprio uno di quei prodotti identificati che meritavano di diventare presidio perché biodiversità unica, rarissima, che rischiava di scomparire." Claudio è un veterano dei presidi di Slow Food, ma lui come abbiamo incontrato diversi produttori che si prendono cura dei propri territori e fanno diventare eccellenze i prodotti che coltivano. Sono loro i veri protagonisti di Terra Madre, la manifestazione di Slow Food giunta alla quattordicesima edizione dedicata al cibo buono, pulito e a chi lo produce, che ha riunito a Torino oltre 3.000 contadini e allevatori. Popoli indigeni e cuochi, migranti e giovani attivisti da 150 paesi e 700 espositori del mercato intorno al claim Re-Generaction, una rigenerazione che parte dal cibo affinché questo diventi motore della transizione ecologica necessaria al profondo rinnovamento del pensiero e della società, unica via per affrontare le crisi in atto. "Purtroppo il cibo è una delle principali cause della crisi ambientale perché è responsabile del 35% delle emissioni di CO2 e può diventare la soluzione, ma dobbiamo cambiare radicalmente il modo in cui gestiamo la terra." Rigenerare attraverso attività e percorsi interattivi dedicati alla biodiversità, conoscere e degustare i prodotti grazie alle cucine di strada e ai food truck accompagnati dalle specialità dei birrifici italiani. Rigenerare attraverso le reti internazionali protagoniste dell'Enoteca, lo spazio che riunisce i prodotti della Slow Wine Coalition. Mangiare nella cucina di Terra Madre, palcoscenico dei cuochi dell'Alleanza Slow Food e luogo privilegiato per assaggiare tante preparazioni gastronomiche da tutto il mondo accompagnati dai caffè dei produttori della Slow Food Coffee Coalition. Rigenerare significa partire dalle nuove generazioni. "Cerchiamo quindi di dare ai ragazzi gli strumenti per muoversi, per districarsi all'interno del settore agricolo e organizziamo poi un paio di appuntamenti conviviali e tavole rotonde tra giovani produttori e giovani cuochi per ricostruire la filiera secondo la voce di noi ragazzi.".

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