Non si fermano! Si metta in mezzo, li fermi. Ecco, può fare manovra. Chissà se si sarebbe stupito Luigi Comencini, 42 anni dopo il suo “Ingorgo”, di vedere posizionata Roma al secondo posto della classifica delle città al mondo in cui si perde più tempo in auto. A stilare la cosiddetta top ten è l'ultima analisi dei trend della mobilità e della congestione urbana effettuata in 200 città di 38 Paesi in tutto il mondo. E così arriva la sorpresa o forse non troppo, tutta italiana. A Roma, preceduta solo da Bogotà, si stima che ogni cittadino perda 254 ore del suo tempo nel traffico. Un trend che nell'ultimo anno è addirittura peggiorato, se si considera che il tempo sprecato in auto per gli spostamenti è aumentato nella capitale del 16%. Ma quello di Roma non è l'unico primato italiano, perché nelle prime 10 città del mondo in cui si perde più tempo nel traffico c'è anche Milano, al settimo posto con le sue 226 ore sprecate. Seguono, ma più in basso nella classifica, al diciassettesimo posto Napoli con 186 ore e al ventiduesimo Torino con 167 ore. Questi sono gli italiani, tutti contromano. La disciplina non è il nostro forte. È questo il guaio. È mai stato a Mosca? Non ancora. Beh, lì tutte le strade hanno una corsia sempre libera. Mica tanto. Stando alla stessa classifica generale sull'impatto del traffico, primeggia proprio Mosca, seguita da Istanbul e Bogotà.