500 ospiti delle Rsa bresciane sono morti, 168 ufficialmente per Covid-19. Tre volte i dati ufficiali. Le anagrafi dei comuni lo dicono da tempo, i conti non tornano, i tamponi arrivati in ritardo o mai fatti sono l'altra certezza. Vi raccontiamo la storia di tre Rsa della bassa bresciana, il territorio più colpito dal Covid. A Quinzano d'Oglio su 80 ospiti ne sono deceduti 36, quasi la metà. Solo la prima anziana morta in un ospedale della zona rientra nei conteggi ufficiali forniti da Ats, gli altri non sono mai stati sottoposti a tampone, nonostante le richieste inoltrate dalla direzione sanitaria. Anche il personale dimezzato. Molti infatti sono in malattia. Nella Rsa di Verolanuova sono mancati in tre settimane 32 ospiti su 120. Una decina di operatori sanitari sono risultati positivi. Così la struttura pochi giorni fa ha deciso in autonomia di eseguire il test sierologico acquistato privatamente e fatto analizzare in un laboratorio di Padova. Anche qui, da settimane, la casa di riposo è blindata ma la paura del contagio resta e alcuni anziani sono alle prese con problemi respiratori. E' drammatica anche la situazione a Pontevico in una struttura per donne con problemi psichici. Delle 300 ospiti, 22 sono morte, anche in questo caso nessun tampone. La direzione della struttura in due occasioni, il 13 e il 24 marzo, ha richiesto alla Regione l'effettuazione di tamponi, proprio in seguito al primo caso accertato dopo un ricovero, ma non ha ottenuto risposta. La Fondazione Richiedei di Gussago ha acquistato autonomamente i tamponi, ora potrà usarli sui pazienti. Si avrà quindi una cartina tornasole all'interno di questa casa di riposo che è adiacente all'omonimo ospedale. Inoltre, in una struttura separata ha accolto 99 pazienti Covid a bassa intensità. In Procura a Brescia un pool di Pm sta esaminando nove esposti sottoscritti sia dal Codacons che da familiari di defunti. Una Rsa è sotto la lente, Al momento non si sa quale sia delle tante sul territorio bresciano. I Nas hanno fatto molti controlli. Sull'ampia fetta di decessi non certificati Covid sarà molto difficile fare nuovi accertamenti. Impensabile disporre nuove autopsie o tamponi post-mortem, anche perché molte persone decedute in questo periodo di emergenza sono state cremate.