Ha 42 anni, risiede in Polesine ma è nato a Padova ed è stato denunciato dai carabinieri di Rovigo perché sospettato di aver abbattuto almeno cinque autovelox, tutti nel padovano. Sarebbe stato così identificato il misterioso sabotatore che si autoproclamava vendicatore degli automobilisti. L'uomo è accusato di danneggiamento aggravato a beni esposti per necessità e per interruzione di pubblico servizio. I fatti contestati risalgono alla vigilia di Natale, a luglio e a maggio dell'anno scorso. L'ultimo che lo avrebbe incastrato è avvenuto a Rosolina il 4 gennaio. I carabinieri hanno eseguito accertamenti sui luoghi e sugli impianti di videosorveglianza, riscontri su tabulati e celle telefoniche, denunce e segnalazioni. La tecnica impiegata e ripresa dalle telecamere di sorveglianza ed emulata anche da altri in Piemonte e Lombardia è sempre la stessa, con l'autovelox reso inutilizzabile. In Piemonte è stato denunciato di recente un cinquantenne accusato di aver sradicato due colonnine per il rilevamento della velocità. Atti vandalici che hanno suscitato la condanna e lo sdegno dei sindaci e delle amministrazioni locali ma anche il sostegno, soprattutto in rete, di qualche automobilista insofferente ai limiti di velocità. Episodi che hanno portato il Procuratore di Treviso, Marco Martani, a mettere in guardia da certi atteggiamenti che potrebbero configurare anche una denuncia per apologia di reato.























