Cento giorni alla maturità: nel calendario di uno studente è festa rossa, comandata, da segnare sul calendario, spartiacque ufficiale tra l’ultimo giorno di spensieratezza ammessa prima della lunga e responsabile corsa verso gli esami. Lunedì 12 marzo: da qui quest’anno parte il -100. Se Natale è con i tuoi e Pasqua con chi vuoi, i cento giorni sono da sempre festa di classe, con i compagni, in tutta Italia, con riti ben precisi, giro in centro tutti insieme con scatolone raccolta fondi per gita o cena, a seconda della generosità dei passanti. Per gli studenti toscani toccata scaramantica della lucertolina di bronzo a due code scolpita sulla porta della cattedrale in piazza dei Miracoli, ma valgono anche cento giri intorno alla torre. A Viareggio si va in spiaggia a scrivere il voto che si desidera prendere a luglio: se un’onda passa e lo cancella è segno buono. In Sardegna si balla il Ballu Tundu, a Livorno si salgono in ginocchio i gradini del Santuario di Montenero. Insomma, paese che vai cento giorni che trovi. Buon divertimento, ragazzi. Ricordatevi, però, il rito scaramantico più importante: la festa dei cento giorni porterà davvero bene solo se poi studiate negli altri novantanove.