1000 persone controllate ogni 24 ore. All'aeroporto Leonardo da Vinci sono una ventina ogni giorno i voli in arrivo dai Paesi europei considerati più a rischio. Ci siamo messe a disposizione, infatti, adesso compiliamo il modulo e facciamo il tampone. Secondo me è una precauzione che ha i suoi limiti, però è opportuno farlo. È un bene sicuramente per la salute di tutti quanti poterlo fare. I passeggeri in arrivo da Spagna, Grecia, Malta, Croazia vengono dirottati in questa area del T3 dove devono registrarsi per poi andare in fondo alla sala, dove si trovano 18 postazioni mediche nelle quali vengono effettuati i test. Mentre le persone sono in fila, un addetto dell'aeroporto con indosso un casco speciale, munito di visore con termo scanner, controlla che nessuno abbia la temperatura corporea superiore ai 37 gradi e mezzo. Sono abbastanza tranquilla. Spero vada bene, non ho avuto sintomi venne spero di non essere uno di quei casi. La procedura è rapida. Vengono messe quattro gocce all'interno di questi dispositivi che una volta venuti a contatto col reagente elabora il risultato. Dopo 30 minuti lo si mette nella macchinetta che darà l'esito del test. Tutti i pazienti che risultano negativi sicuramente saranno negativi. I bambini fanno invece un test sierologico pronto in otto minuti. Vediamo la risposta anticorpale, analizzando quantitativamente e qualitativamente l'eventuale presenza di anticorpi. I medici che prestano servizio qua sono gli stessi che nei mesi scorsi hanno fatto i controlli nelle case di riposo e nelle Rsa. Non abbiamo avuto contagiati, non un ammalato, un raffreddore. Tutelare l'operatore con procedure più severe di sicurezza significa evitare che l'operatore possa essere veicolo di contagio. In 10 giorni sono quasi 11000 i tamponi fatti a chi è rientrato dalle vacanze. I positivi individuati erano tutti asintomatici e questo evidenzia l'importanza di questo genere di controllo per contenere il diffondersi di nuovi focolai di Coronavirus.