Muore a 82 anni l'ex sindaco socialista di Milano, Carlo Tognoli, nei mesi scorsi si era ammalato di covid mentre era in ospedale per una frattura al femore, dopo un lungo periodo di cura e riabilitazione era tornato a casa da pochi giorni, fu anche eurodeputato e ministro dello sport fino a Tangentopoli, avviso di garanzia a maggio 92, assoluzione solo 8 anni più tardi a carriera politica terminata. Fu nominato sindaco giovanissimo a 38 anni e per i milanesi fu subito il Carletto o anche il Tognolino, lo amavano come si poteva amare un sindaco a quei tempi, 10 anni da primo cittadino che in realtà non sono stati semplici, dal 1976 al 1986 dalla Milano degli anni di piombo delle sparatorie per strada dei rapinatori e dei terroristi fino alla Milano da bere di 10 anni dopo. Lui c'era alla Borsa e alle sfilate che hanno lanciato la moda italiana nel mondo, ma anche per strada, tra la gente, all'inaugurazione del circolo per anziani o al mercato rionale, quegli occhi quasi timidi dietro gli occhiali fuori misura. Se Milano è la metropoli che è diventata lo deve anche un po' lui così attento alla cultura si diceva allora, la collaborazione con Giorgio Strehler, la scala aperta a giovani e operai, l'ecologia oggi si chiamerebbe sostenibilità.