Ora i vaccini a disposizione per gli adolescenti sono due, entrambi mRNA. Pfizer e Moderna. Il secondo, approvato oggi dalla Commissione Tecnico Scientifica dell'Aifa, per la fascia di età 12-17 anni, con i dati che dimostrano l'efficacia e la sicurezza. "La vaccinazione è quindi un privilegio, permette di evitare di contrarre l'infezione in una forma grave. Sappiamo infatti come la vaccinazione, un ciclo vaccinale completo prevenga la maggior parte dei casi di ospedalizzazione e di morte". I presidi e il CTS non hanno dubbi, per evitare la didattica a distanza bisogna completare rapidamente la campagna di vaccinazione del mondo della scuola. E quello degli studenti, a partire dai 12 anni. Per ora si tratta di una indicazione. Potrebbe trasformarsi in obbligo per la frequenza. In Italia i ragazzini tra i 12 e i 17 anni sono 3 milioni, quasi il 70% non è ancora immunizzato. Un possibile ampio bacino di infezione, a maggior ragione se si considera che quelli che hanno meno di 12 anni e che frequentano le elementari sono quasi due milioni e mezzo, per loro la sperimentazione del vaccino finirà in autunno, difficile che venga approvato in tempi brevi. "Vaccinarli è importante, è fondamentale per arrivare alla immunità di gregge, per proteggerci il più possibile. Abbiamo visto in Indonesia, in cui soltanto il 6,6% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, come siano diventate delle vittime. Vittime definirei innocenti. I bambini ne muoiono 150 a settimana".