Cambia da oggi il conteggio dei tamponi covid. Nel bollettino ci sarà una colonna in più, che segnalerà anche quanti tamponi rapidi sono stati fatti. Chi è risultato positivo al rapido sarà ufficialmente positivo, senza bisogno della controprova del tampone molecolare. Questi tamponi venivano già fatti, ma non conteggiati. La percentuale dei positivi, aumentando il numero totale dei tamponi, risulterà quindi da oggi più bassa ma attenzione però, perché non tutti i tamponi rapidi sono uguali. Ad essere considerati alla pari dei molecolari, cioè del classico tampone che abbiamo conosciuto fin dall'inizio, sono solo i tamponi antigenici di ultima generazione. Quelli a immunofluorescenza, ma in giro ce ne sono di tutti i tipi e quelli di ultima generazione non sono più diffusi. Su quelli precedenti non vi sono certezze, nonostante questi tamponi dichiarino tutti sul foglietto illustrativo di avere una sensibilità molto alta. Alla prova dei fatti data da analisi di laboratorio, molti di questi risultano essere molto imprecisi e di non riuscire ad individuare il virus nemmeno in presenza di cariche virali molto alte. Nasce quindi il dubbio, le regioni comunicheranno solo i tamponi di ultima generazione o tutti i rapidi che vengono analizzati? A domanda specifica alcune regioni, come per esempio Puglia, Emilia Romagna e Piemonte, hanno risposto che il numero comunicato comprende tutti i tamponi rapidi, senza possibilità di fare distinzione. Sarebbe difficile del resto risalire laboratorio per laboratorio a quali siano in uso. Le regioni tramite bando ne hanno acquistati di tutti i tipi e quelli di ultima generazione non sono la maggioranza.