“La mia posizione è per il sì, anche se è evidente che, non essendoci precedenti, è fin troppo facile dire che non ci sono dati provati che sostengono l'utilità di una misura come questa”. Se glielo avessero chiesto, lei si sarebbe espresso per il sì? “Sì, anche perché alcune evidenze, ecco, nottetempo, ho letto alcuni lavori, perché il tempo è quello che è... parlo troppo coi giornalisti. Corro i miei maggiori rischi con i contatti coi giornalisti, temo, dal punto di vista epidemiologico in questo momento. Scherzi a parte, perdonatemi, ci sono alcune evidenze ad esempio di bambini che stanno benone, ma hanno l'infezione e trasmettono il virus. La cosa interessante è che stanno benone; anche questo dovremo capire perché. Questo vale anche verosimilmente per gli adolescenti; ci sono dati anche in questa direzione. E quindi è possibile che le scuole facciano da amplificatore e se blocchi le scuole blocchi anche molti dei movimenti per le città in ore di punta con mezzi di locomozione affollati.