Un nuovo appello per la pace nei territori colpiti. Papa Francesco dopo l'Angelus rivolge parole importanti, non si fermino i negoziati ripete con forza e si liberino gli ostaggi in Medio Oriente. "Faccio appello affinché non si fermino i negoziati e si cessi subito in fuoco, si rilascino gli ostaggi, si soccorra la popolazione a Gaza, dove si stanno anche diffondendo tante malattie inclusa la poliomielite, sia pace in Terra santa, sia pace a Gerusalemme, la città santa sia luogo di incontro dove i cristiani, gli ebrei e musulmani si sentano rispettati e accolti e nessuno e nessuno metta in discussione lo status quo nel rispettivi luoghi santi." La pace ricorre sempre più spesso nelle parole di Bergoglio che nel giorno della preghiera per la cura del Creato chiede attenzione per un altro tema a lui molto caro il pianeta. La Terra malata è sofferente dice fedeli in piazza San Pietro che ha bisogno di una soluzione definita improrogabile un pensiero poi al suo viaggio imminente, il più lungo fino ad oggi che lo porterà in Asia e Oceania. Come di consueto si è recato nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma prima di ogni partenza e poi ha chiesto ai fedeli la loro preghiera. "Domani inizierò un viaggio apostolico in alcuni paesi di Asia per favore pregate per il frutto di questo viaggio.".