Ha iniziato da sola, Anita, con banco, pc, libri e quaderni, si è piazzata davanti all'ingresso della sua scuola, la media Italo Calvino di Torino e per due ore ogni mattina ha frequentato da lì le lezioni online, un modo per manifestare tutto il suo disappunto contro la decisione di chiudere le scuole, dalla seconda media in poi, in presenza. Una protesta silenziosa e composta che in pochi giorni ha iniziato a raccogliere adesioni a lei si è unita la sua migliore amica, Lisa e molti altri studenti si stanno presentando davanti ai loro istituti, è arrivata anche la telefonata della ministra dell'istruzione. Le due ragazze non fanno una piega neppure di fronte agli attacchi sui social, i professori ci appoggiano, chiediamo che non ci tolgono il futuro. Quello stesso futuro per cui gli studenti sono già scesi in piazza in tutta Italia. Da domani, ogni venerdì, il movimento priorità alla scuola chiede a tutti di fare lo stesso, mutando lo slogan lanciato da Greta Thumber, il venerdì diventerà la giornata School for future. l'obiettivo è dimostrare ai grandi che oltre al covid i ragazzi corrono un rischio in più, perdere la speranza. Un rischio che non possiamo correre.