Le parole di Anna Frank come una forma di redenzione contro l’ultimo atto di antisemitismo negli stadi. La Federcalcio, d’intesa con l’UCEI, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha reagito all’offesa ultrà facendo leggere in tutti i campi, prima delle gare, un brano del diario, regalando una copia del testo. Sarà così in tutti i campi di serie A, B e C, nella decima giornata di campionato, la prima, dopo quanto accaduto all’Olimpico di Roma. Intanto, grazie alle registrazioni delle telecamere di sorveglianza è stato possibile identificare gli autori dello sfregio. Si tratterebbe di 15 ultrà con precedenti specifici. Ora rischiano una denuncia e un DASPO fino ad otto anni. Tra loro ci sono anche due minori, uno addirittura di 13 anni. Una nuova informativa con l’indicazione degli autori delle affissioni è stata inviata in Procura, a Roma, dove è stato aperto un fascicolo per istigazione all’odio razziale, che si aggiunge a quello della FIGC. Mentre la S.S. Lazio ha annunciato di voler portare 200 ragazzi ad Auschwitz, un gesto che vuole dimostrare come la società di Lotito prende le distanze da quanto successo allo stadio domenica. Mercoledì la squadra indosserà una maglia commemorativa di Anna Frank, durante il riscaldamento, prima della partita fuori casa contro il Bologna. Ma in tutto ciò, il direttivo degli irriducibili della Lazio va controcorrente e anziché stigmatizzare il gesto inqualificabile, ha diffuso una nota nella quale si dice stupito del clamore mediatico, in quanto lo scherno e lo sfottò non costituiscono reato.