Pene fino a cinque anni e l'arresto obbligatorio nella flagranza del reato, con la possibilità di differire l'arresto non oltre le 48 ore. Le pene per le aggressioni ai sanitari saranno più severe. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri approvando un decreto legge sul contrasto ai fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari. "È la prima risposta che diamo contro questa assurda violenza, ma sarà necessario anche fare delle campagne di comunicazione per veramente far capire a tutti quanto sia sbagliato usare violenza a chi si prende cura di noi." Aggredire il personale sanitario, distruggere arredi o materiale in strutture pubbliche o private, comporterà la reclusione da uno a cinque anni e multe fino a 10.000 euro. Aumenta la pena se il fatto viene commesso da più persone. Inoltre è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza, anche differito, ai reati commessi ai danni del personale sanitario e socio-sanitario durante lo svolgimento della propria attività. "Abbiamo provveduto in due direzioni. Una sostanziale, aumentando la pena per il delitto di danneggiamento aggravato. Questo aumento della pena fino a cinque anni viene coniugato con un altro provvedimento, invece di ordine procedurale, che impone l'arresto obbligatorio, quindi nella flagranza di reato." Le norme sulla videosorveglianza non sono stato inserite nel decreto legge perché è necessario un confronto con le Regioni e con il garante per la privacy, se ne riparlerà gennaio. Ma, ha sottolineato il Sottosegretario Mantovano, è intenzione del Governo prevedere nella prossima legge di bilancio una norma che avrà adeguata copertura finanziaria per l'installazione di questi dispositivi.