Ardea, uomo uccide due bambini e un anziano, poi si suicida

13 giu 2021
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Una domenica di terrore. Colle Romito, quartiere residenziale di villette circondate dal verde, alle porte di Ardea, è sconvolta dalla follia di uno squilibrato. Sono le 11 di mattina quando Andrea Pignani, 34 anni, esce da casa con in mano una pistola. Prima spara ad un vicino con una carriola carica di erba e rami potati ma fortunatamente l'ho manca. Accecato dalla follia prosegue. Percorre 600 metri e raggiunge questo campo da calcio e area giochi dove incrocia il destino del signor Salvatore, 84 anni, che sta passando in bicicletta, e di due fratellini di 5 e 10 anni, che sono al parco a giocare. "Stavo nel giardino, ho sentito gli strilli del ragazzino, una litigata in mezzo alla strada che si sentiva parecchio, poi ho sentito gli spari" "Quindi prima una litigata e poi gli spari?" "Si, si. Una discussione, poi due spari e poi strilli di ragazzini e strilli... si sentivano e poi silenzio". Gli abitanti della zona sentono tutto. Gli spari, almeno sei, le urla. Si chiudono in casa, chiamano le forze dell'ordine. Intervengono i Carabinieri. Comincia la caccia all'uomo. Pignani si barrica in casa sua. Arriva il Gruppo di Intervento Speciale di Livorno. Dopo ore di assedio, alle 15:30 irrompe nell'abitazione ma a quel punto: "All'accesso dei nostri assetti speciali, la persona è stata trovata cadavere". Andrea Pignani si è suicidato. Dopo ore di paura tutto è finito. Il killer era arrivato qui nel 2019. Tutti lo conoscevano come uno squilibrato e più volte era stato segnalato alle forze dell'ordine. "É stata mai fatta denuncia ai Carabinieri?" "Le persone che abitano vicino hanno detto sì, che hanno segnalato anche ai Carabinieri". Ma quella pistola non era una scacciacani. Era vera. Intestata al padre dell'omicida. E oggi ha spezzato la vita a due bambini e un signore di 84 anni, innocenti. "Per ore i Carabinieri sono stati impegnati nei rilievi scientifici sul luogo dove è avvenuta la tragedia". I familiare delle vittime ora si chiedono perché una persona sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio a maggio 2020, avesse ancora una pistola in casa. "Chi è stato quel signore che ha rinnovato questo porto d'armi? Sapendo che in una famiglia c'era una persona che non è sana di mente".

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