Storico dell'arte, artista poliedrico, autore de” Le Vite”, quindi biografo dei grandi e fonte primaria del Rinascimento. Giorgio Vasari ha passato gran parte della sua vita nelle corti medicee di Firenze e Roma, ma nella città dalla sottile aria, come la descrisse il conterraneo Michelangelo, è nato. "Ad Arezzo è molto facile raccontare Vasari, perché a partire dalla casa, dalla sua strepitosa abitazione è possibile viaggiare in città, tra l'altro in maniera molto ravvicinata, con i luoghi che costituiscono la città di Vasari. Questo è il titolo che abbiamo voluto dare a un vero e proprio organismo urbanistico che collega fra di loro le istituzioni museali e archivistiche della città". Una mostra diffusa con rari documenti dell’archivio, opere monumentali, un percorso per comprendere i suoi molteplici talenti. Infine, una grande esposizione che riporterà ad Arezzo parte del patrimonio di invenzioni, sacre e profane, che hanno fatto la gloria del granduca Cosimo I, protettore del Vasari. "Il nome Vasari in sé e per sé già attira tanto ma, secondo me, quello che attirerà ancora di più sarà, in particolare, la mostra di ottobre perché i prestiti che arrivano un po' da tutto il mondo e che qualificano l'opera Vasariana in sé e per sé porteranno qui tanti appassionati d'arte. E quindi questa nostra possibilità di avere un income turistico qualificato si estenderà per tutto l'anno".