Disturbo dello spettro autistico. Nel mondo sono almeno 78 milioni le persone che ne soffrono, con tutte le infinite difficoltà che incontrano prima nella diagnosi e poi nei percorsi di assistenza, non solo per chi ne ha affetto ma anche per i familiari. In Italia attualmente si parla di 500mila famiglie, un bambino su 77 è affetto da un disturbo dello spettro autistico che viene chiamato così proprio perché non ha una sintomatologia unica ma si manifesta in modi e tempi diversi, da persona a persona, anche se tutto rimanda alla sfera del neurosviluppo che coinvolge linguaggio, socialità e comunicazione. I dati indicano che i disturbi dello spettro autistico colpiscono un bambino di 8 anni su 54 negli Stati Uniti, uno su 86 in Gran Bretagna mentre in Danimarca e Svezia ne ha colpito uno su 160. L'esordio del disturbo è tendenzialmente abbastanza precoce solitamente si manifesta tra i 14 mesi e i due anni e mezzo, prevalentemente tra i maschi che sono quattro volte più colpiti rispetto alle femmine. Cruciale secondo gli esperti è diagnosticare l'autismo in modo precoce per avviare interventi personalizzati ed efficaci eppure ancora oggi la maggior parte dei bambini non riesce ad avere un riscontro in tempi rapidi e anche l'accesso a un'assistenza personalizzata che vada da quella sanitaria a quella scolastica e sociale è tutt'altro che semplice, soprattutto per i più grandi, con l'accesso al mondo del lavoro ancora prevalentemente determinato dagli sforzi delle loro famiglie.