Avvelenati da tallio, killer chiede libri su ebraismo

09 dic 2017
Dettagli

Da giovane lavoratore a disoccupato, finito nella voragine di confuse e convinzioni religiose. È questo il profilo di Mattia del Zotto, il ventisettenne di Nova Milanese arrestato venerdì sera con l’accusa del triplice omicidio dei nonni paterni e di una zia e di tentato omicidio di altri cinque parenti avvelenati con il tallio perché ritenuti, a suo dire, soggetti impuri. Da dietro le sbarre del carcere di Monza il reo confesso continua a chiedere libri sull’ebraismo, pagine da cui avrebbe cercato e trovato probabilmente le risposte alle sue domande; domande ossessive e assillanti, manie che affollavano la sua testa da quando aveva perso il lavoro. Proprio da quel momento il giovane si era chiuso nella sua stanza. Due anni di isolamento che avevano anche insospettito i genitori. La madre, sentita nell’ambito dell’indagine, descrive quelle che erano ormai diventate le sue nuove abitudini. Il giovane, sorvegliato a vista, resta chiuso nel suo silenzio. Oggi avrà luogo l’interrogatorio di garanzia anche se Del Zotto ha ripetuto ai Carabinieri che il vero motivo non si saprà mai.

Guarda Altri
Morti sul lavoro, a Brindisi muore operaio in zuccherificio
00:01:18 min
14 video
Generazione AnZia
I titoli di Sky Tg24 del 4 maggio, edizione delle 19
00:01:38 min
Palermo, i corpi di marito e moglie trovati senza vita in casa
00:01:29 min
Carenza medici, concorso flop in Campania: ecco perché
00:01:33 min
Trafugarte, a Bari processo per l'esportazione di due Artemisia Gentileschi
00:01:58 min
Exposed, la prima edizione del Torino Foto Festival
00:02:14 min