Nel mese di settembre 2020 le attività didattiche, riprenderanno in presenza e in sicurezza su tutto il territorio nazionale, nel rispetto di quella cornice dentro cui ci stiamo muovendo, che sono le indicazioni finalizzate alla prevenzione del contagio contenute nel documento tecnico, elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico. La sicurezza è il tema ma per garantirla ci vogliono soldi, un miliardo e mezzo in più, dice il Ministro Azzolina. Le scuole dovranno adeguare soprattutto gli spazi e trovarne di nuovi da mettere magari a norma e quindi servono fondi. Il punto ora è il tempo. La scuola riaprirà il 14 settembre a meno di nuove comunicazioni. Il miliardo e mezzo in più, annunciato dal Ministro aiuterà, uno per il fondo per gestione rientro a scuola settembre, diviso in 400 milioni nel 2020 e 600 nel 2021. Ci sono poi 331 milioni per device, connettività, sicurezza e misure di protezione. E poi ci sono 150 milioni per le istituzioni scolastiche non statali per la fascia di età tra 0 e 16 anni, per coprire le rette mancate e aumentare il fondo regionale. Previste anche misure di semplificazione in tema di edilizia scolastica. Il Ministro promette che non ci si fermerà a questo e per la prima volta, dunque, la scuola non subirà tagli Sarebbe irreale in questo momento. Ma l'allarme lanciato dai sindacati, rimane. Oltre 85.000 cattedre vacanti liberate negli anni dai pensionamenti, da risolvere solo in un modo, con assunzioni immediate. E poi rimane il dubbio sulle elezioni in esterna, musei, parchi, non è chiaro come potrebbero essere utilizzati, dipende dal tempo e dai professori, insomma dalla reale fattibilità.