L'ultimo grave episodio risale a pochi giorni fa in pieno centro storico a Treviso, in questo caso la vittima è stata un uomo di 50 anni, aggredito da due ragazzi rimproverati per il loro modo di andare in bicicletta. Calci, pugni e insulti, a marzo altri due casi ancora a Treviso in un comune poco lontano, Casale sul Sile, due giovani picchiati e rapinati da altrettanti minorenni con il volto travisato. Aggressioni da parte di giovani e giovanissimi ai danni di adulti e coetanei, in città il clima è teso. "Ci sono contesti di povertà educativa quindi dove c'è una oggettiva difficoltà o fragilità da parte dei genitori nella loro competenza genitoriale, a volte mancata integrazione quindi difficoltà ad integrarsi, anche dovuti alla precarietà e in altri casi invece diciamo che si sedimentano magari i comportamenti aggressivi anche in famiglia che poi sfociano magari in fase adolescenziali che sono tipiche fasi di forte contrasto quella che l'autorità". "Quali sono le reazioni delle famiglie quando vengono segnalati episodi di cui si vedono responsabili i propri figli?" "Allora, in alcuni casi le famiglie non conoscevano quel lato del figlio e quindi magari c'è una difficoltà della famiglia ad essere sempre presente, quindi pensano che il figlio sia di una parte in realtà è in un'altra e quindi poi scoprono quella che è la vita reale del figlio. In altri casi non c'è non un forte contatto con i genitori". Adolescenti che sfidano le autorità nella marca trevigiana, il fenomeno inizia a preoccupare. Il Sindaco di Treviso, Mario Conte, propone il servizio civile obbligatorio per i minori responsabili di episodi di violenza.