"Professor Baldanti, è corretto dire che la variante inglese ha di fatto sostituito la variante classica?". "Sì, in questo momento c'è evidenza che la variante, cosiddetta inglese, che è Lineage B117, è di fatto predominante in Italia, siamo a tassi di positività per questa variante superiori al 90%, passando da un'iniziale negatività al 50%, al 90%. Quindi si può dire che di fatto è la variante predominante in Italia". "Che caratteristiche ha?". "È una variante che ha una mutazione particolare, nel Receptor-Binding Domain, cioè nel punto in cui il virus attacca la cellula, che rende la particella virale diciamo più appiccicosa per la cellula. Quindi è più infettiva e produce cariche anche più elevate, quindi risulta essere più contagiosa e quindi più diffusibile". "Il vaccino protegge dalle varianti e anche da quella inglese?". "Allora, per fortuna sì, ci sono dati che stanno emergendo da molti gruppi, anche noi stiamo lavorando in questa direzione, abbiamo evidenza diretta su uno studio che abbiamo completato sugli operatori sanitari proprio del nostro ospedale, che il vaccino protegge contro la variante inglese in maniera indistinguibile dalla variante di riferimento, anche la brasiliana ha un'ottima risposta, cioè risponde alla vaccinazione, c'è una parziale riduzione di efficacia solo con la variante sudafricana, ma non c'è un azzeramento della risposta". "Parliamo del vaccino Pfizer e anche dell'AstraZeneca?". "Allora, il personale sanitario è stato vaccinato con il Pfizer, quindi noi abbiamo analizzato quella categoria, ma AstraZeneca ha lo stesso tipo di gene inserito, per dare la risposta immunitaria quindi, non c'è ragione di pensare che si comporti in maniera diversa". "I tamponi le identificano tutte le varianti?". "I tamponi identificano tutte le varianti, ci sono alcuni saggi commerciali che hanno qualche problema, ma il fatto di riscontrare quel problema, già dà indicazione della presenza della variante". "Ultima domanda: ma qual è la più insidiosa tra queste varianti?". "In questo momento, le varianti più, diciamo da tenere d'occhio, sono le varianti con la mutazione 484, che sono appunto la brasiliana che però, rispetto alla vaccinazione, non ha problemi e quella sudafricana, che ha la stessa mutazione più altre e invece questa potrebbe mostrare una certa riduzione dell'efficacia dei vaccini, quindi queste mutazioni 484 sono quelle da tenere maggiormente d'occhio".