Banconote false nel Leccese, tre arresti

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3 giorni fa

In questa stamperia smantellata dal Comando Antifalsificazione Monetaria dei Carabinieri a Lido Marini, nel leccese, c'erano apparecchiature in grado di produrre banconote false di altissima qualità tecnica, come confermato dalla Banca d'Italia. I militari arrestano il 25enne salentino residente nell'abitazione all'interno della quale era allestito un vero e proprio laboratorio clandestino, in grado di sfornare carta moneta quasi indistinguibile da quella autentica. E in un'operazione coordinata su tutto il territorio nazionale, vengono arrestati i suoi complici, uno residente a Lodi, l'altro a Padova. Una quarta persona di Poggio Picenze nell'Aquilano è indagata a piede libero. Per i quattro le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e distribuzione di valuta falsa e autoriciclaggio. Le indagini dei carabinieri delle sezioni Criptovalute e Cyber, con il supporto di specialisti di Europol, sono state possibili grazie all'impiego di avanzate tecniche di analisi di blockchain, di quei database cioè in grado di documentare in modo sicuro le transazioni digitali. Gli investigatori hanno monitorato i canali Telegram dedicati alla compravendita illecita di valuta falsa, pagata con valute digitali o criptovalute. Un'attività mirata e a basso profilo che aveva già fruttato in pochi mesi un giro d'affari di 180mila euro. I falsari producevano in Salento e distribuivano online in tutta Italia, ma anche in Francia, Spagna, Germania, Austria e Belgio. E non producevano solo carta moneta. Nel laboratorio è stato anche sequestrato un macchinario innovativo di incisione laser per la produzione di monete false da 2 euro, una novità assoluta a livello mondiale. Un sistema illecito estremamente sofisticato, svelato però da un banalissimo passo falso. utilizzato su Telegram per vendere le banconote false. Carlo in bimbo, Sky TG utilizzato su Telegram per vendere le banconote false.