Venne soprannominata la rivolta delle Fornacelle, decine di ambulanti decisi a bloccare nel maggio scorso la festa del santo patrono a Bari pur di affermare il loro diritto, tale lo consideravano nonostante le irregolarità riscontrate dai vigili urbani anche in materia igienica, ad occupare il lungomare con i loro fornelli per la preparazione dei tradizionali involtini di carne. Sei dei protagonisti di quegli scontri, che misero a rischio in alcuni momenti l’incolumità delle tante famiglie che partecipavano ai festeggiamenti in onore di San Nicola, sono stati arrestati questa mattina dagli agenti della squadra mobile, mentre per altri cinque è scattato l’obbligo di firma. Le accuse: violenza, minaccia e resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento e lesioni. Principale destinatario delle minacce fu in quei giorni il sindaco di Bari, Antonio Decaro, costretto da allora a muoversi con la scorta. “Noi gli saremo sempre accanto e naturalmente saremo fedeli custodi delle nostre Istituzioni e delle Istituzioni democratiche, del buon andamento della vita della collettività. Bari è una città civilissima, una città straordinaria e non può essere tutto questo naturalmente macchiato da comportamenti di pochi”. “La legalità è un processo che si costruisce a partire dal rispetto delle regole” è il commento del sindaco Decaro.