Nikita, Irina, Sonia, Dima, e tanti altri. Sono piccoli, hanno dai 4 ai 10 anni. Dopo l'incubo della guerra ecco un regalo pensato proprio per loro, per realizzare il sogno di tutti i bambini, quello di poter trascorrere una giornata intera a fra montagne russe, spettacoli e trenini. Siamo nel parco dei divertimenti più grande della Lombardia che si trova in provincia di Bergamo. "Fanno attività di gioco, stanno imparando un pochino l'italiano con una ragazza studentessa universitaria che sa il russo e quindi gli stiamo facendo imparare le prime parole, i primi giochi e seguono le attività del paese nell'oratorio". Davanti ai loro occhi ci sono ottovolanti e le giostre con i cavalli, pirati e personaggi dei cartoni animati. Questi bambini provengono da un orfanotrofio bombardato poco distante da Mariupol. Il viaggio per arrivare in Italia è durato cinque giorni. Hanno tentato di percorrere diverse volte i corridoi umanitari ma sono stati spesso respinti ai checkpoint dai soldati russi. "Alla fine, dopo quattro respingimenti, hanno adottato un escamotage per cui avendo il loro orfanotrofio un nome che assomigliava appunto a Zaporizhzhia e quindi incominciava con la Z, si sono messi la Z al collo e in questo caso i russi hanno pensato sono nostri amici lasciamoli passare e così sono riusciti a venire in Italia". "Sono stati accolti da qualche settimana in tre comuni della bergamasca: Bedulita, Rota d'Imagna e Pontida. I bambini sono stati portati da un'associazione. Pensate che a Pontida sono ospitati dall'abbazia di Pontida e dall'abate". Una nuova vita è iniziata per questi bambini, circondati da affetto e tanta solidarietà.