Da avvocato difensore era diventato messaggero del capo mafia di Bagheria. Durante i colloqui in carcere, con quello che doveva essere il suo assistito, un penalista palermitano si faceva passare gli ordini che poi venivano riferiti ai componenti della famiglia mafiosa ancora in libertà. Indicazioni su come gestire il giro di riciclaggio e il traffico di droga. Adesso il legale Alessandro Del Giudice è stato arrestato dai Carabinieri di Bagheria e dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Durante l'operazione, coordinata dai magistrati della DDA di Palermo, sono finite in manette altre nove persone. Gli arrestati, è stato accertato dagli investigatori, imponevano il pizzo ai commercianti di Bagheria e soprattutto gestivano un giro di usura fiorentissimo. Le vittime venivano scelte tra quelle che avevano più debiti con il fisco. A segnalare alla cosca una impiegata di Riscossione Sicilia, che adesso è indagata. Un'altra operazione antimafia è stata messa a segno dai Carabinieri a Catania, in manette sono finiti i 20 esponenti della famiglia mafiosa del quartiere San Cristoforo legati ai Santapaola. Dalle indagini è emerso che il clan utilizzava bambini di 10 anni per gestire lo spaccio di droga. Gli acquirenti si rivolgevano a loro per acquistare lo stupefacente e pagavano, poi ricevevano dai bambini indicazioni su dove poterlo ritirare. Durante l'operazione è stato recuperato anche un libro contabile in cui sono evidenziate le piazze dello spaccio in città.