Senza sosta, anche di notte, le ricerche dei dispersi nella centrale idroelettrica nel bacino artificiale di Suviana, sull'Appennino bolognese. Nel primo pomeriggio lo scoppio improvviso di una turbina a oltre 40 metri di profondità investe 12 operai impegnati nei lavori di manutenzione dell'impianto Enel Green Power. Cinque di loro, i primi a essere raggiunti dai Vigili del Fuoco, sono stati portati in gravi condizioni in ospedale con le eliambulanze. Ci sono volute ore per estrarre i corpi di chi non ce l'ha fatta. Complicate le ricerche dei dispersi. "L'esplosione oltre a creare un incendio ha anche provocato la rottura di un tubo che ha provocato lo sversamento d'acqua e quindi un allagamento del piano a -9. Stiamo operando con delle tecniche di ricerca proprio tipiche dei crolli. Gli ambienti sono ristretti e non possiamo rischiare di generare ulteriori crolli". La vicinanza di Enel e delle istituzioni alle famiglie toccate da questa nuova strage sul lavoro. "È una tragedia molto seria, molto grave, forse tra le più gravi della storia recente in tema di lavoro". "Ci sono anche degli illesi che hanno raccontato appunto della modalità dell'incidente e quindi queste vittime, tra cui c'era anche un ex dipendente Enel che lavorava come consulente". La procura di Bologna ha aperto un'inchiesta per accertare cause e responsabilità dell'incidente. "In questa fase noi dobbiamo capire quello che è successo, quindi faremo un'iscrizione di natura tecnica del fascicolo nei prossimi giorni per eseguire gli accertamenti urgenti".