Una storia a lieto fine che ha tenuto con il fiato sospeso per oltre 20 ore un uomo di 35 anni di origini romene separato, ha sequestrato suo figlio strappandolo all'assistente sociale, minacciandola con una pistola. Tutto inizia quando l'uomo si è presentato all'incontro protetto con suo figlio di 4 anni in un parco giochi nella zona di Roncadelle in provincia di Brescia. Il bambino che vive con la madre in una comunità protetta come prevede la disposizione del Giudice, era accompagnato da un'educatrice, l'uomo rivendica alla donna di veder troppo poco il figlio e quindi estrae una pistola e le strappa il figlio dalle mani. Poi torna nel suo appartamento di Roncadelle si barrica in casa. I carabinieri intervenuti immediatamente hanno stabilito un filo diretto con l'uomo e soprattutto con il bambino, una trattativa che è durata oltre 20 ore fin quando attorno alle 11,00, l'uomo ha deciso di aprire la porta del suo appartamento al secondo piano e di consegnare il bambino alle Forze dell'Ordine. Il bimbo sta bene, il sequestro è finito poi l'uomo è scoppiato a piangere e ha chiesto scusa per il suo gesto. Si è giustificato con gli uomini dell'Arma, dicendo che tra pochi giorni è il compleanno del figlio e non sopportava l'idea di non poterlo vedere. Il 35enne si trovava agli arresti domiciliari dopo che un anno fa aveva aggredito la ex moglie e l'avvocato della donna, sempre per questioni legate al bambino che lui avrebbe voluto vedere più spesso ora è accusato di sequestro di persona e detenzione illegale di arma da fuoco.