Fa un certo effetto vedere Venezia semi-vuota il martedì grasso, no? “Molto triste”. “Molto triste, ma per noi il carnevale finisce ufficialmente questa notte a mezzanotte, perché domani sono le ceneri. Domani non si può mangiare frittole e galani, ma oggi è carnevale a tutti affetti”. I pochi turisti rimasti in città sfilano in maschera in ricordo del carnevale ormai perduto. È martedì grasso e Venezia è semi deserta, come mai accaduto prima. I vaporetti sono vuoti, negli storici caffè di piazza San Marco non siede quasi nessuno. Le mascherine sanitarie sostituiscono le preziose e sfarzose maschere della tradizione veneziana. Are you afraid of the virus? Certo, ho paura del contagio, dice questo giovane ragazzo giapponese. Utilizzo la mascherina e mi lavo spesso le mani. Amici mi hanno consigliato di mettere la mascherina, perché in Italia c'è un'epidemia, ci racconta invece un turista russo, arrivato solo ieri e deluso per la sospensione dei festeggiamenti del carnevale per effetto dell'ordinanza anti coronavirus. Un danno economico incalcolabile per l'economia della città lagunare, già profondamente segnata dalla fuga di turisti dopo l'acqua alta eccezionale dello scorso 12 novembre. Il carnevale doveva essere l'occasione per ripartire. Oggi quanti giri ha fatto? “Adesso da stamattina uno. (...) 60 euro”. Mai successo? “Mai successo”. A martedì grasso? “Martedì grasso”. Le disdette negli alberghi del centro storico superano il 40 per cento. Una nuova emergenza in una città in cui i settori turistico e alberghiero garantiscono 25 mila posti di lavoro. Venezia oggi è una città ferma; anche le riprese del film Mission Impossible 7 con Tom Cruise sono state sospese. Il disagio di cittadini e turisti è nell'aria si sente, nonostante i tentativi di mascherarlo. “Faremo una passeggiata, niente di particolare”. Senza mascherina sanitaria. “Senza maschera”. Solo maschera di carnevale. “Giusto”.