Nessun positivo al covid di si trova al momento all'interno del Palazzo alla Garbatella, a Roma. I residenti contagiati sono stati tutti trasferiti chi in ospedale chi in strutture dedicate. In quello che è uno stabile occupato vivono circa 40 nuclei familiari, un centinaio di persone. In molti però, pur negativi, sono stati trasferiti altrove per evitare pericolose situazioni igieniche dovute alla promiscuità. Tutti comunque sia chi è in altra struttura, sia chi è rimasto all'interno è ora costretto all'isolamento e lo sarà per due settimane. L'ottavo municipio assieme a Croce Rossa e Protezione Civile ha organizzato un servizio di consegna della spesa e dei beni di prima necessità. Al momento il focolaio sembra essere sotto controllo. Tra una settimana nuovi tamponi a tutti. "Un cluster chiuso" insomma, questo dichiara l'assessore regionale alla Sanità. Per nulla preoccupati i residenti della zona. Se stanno tutti dentro, non possono uscire, il problema non c'è. Io ci stavo perché ero venuto qua per studiare con questo mio amico e quando chiuso l'hanno ero là. Preoccupato più di tanto no. È stata abbastanza tempestiva la cosa. Altissima resta intanto l'attenzione sul cluster derivato, sempre nella capitale dalla casa di cura San Raffaele Pisana. Al momento oltre cento positivi e alcuni decessi. Lo screening epidemiologico sta procedendo a ritroso, indietro fino al primo maggio, contattati tutti i pazienti dimessi dalla struttura di riabilitazione e indirizzati ai drag flu dove effettuare il tampone. Sottoposti a indagini ovviamente anche gli operatori sanitari, i familiari dei pazienti dimessi e chiunque abbia messo piede nella struttura nel periodo di riferimento. Il focolaio, secondo l'assessore regionale alla Sanità, è sicuramente impegnativo, ma pare sotto controllo e sembra rallentare.