La cosa importante è che noi dobbiamo essere preparati, consapevoli e fare in modo che si limiti il più possibile questa possibilità di contagio. L'apertura a settembre e l'apertura a tutto il mondo, siamo intorno ai 10 milioni di unità, più gli insegnanti, più gli operatori. Abbiamo un pezzo del nostro Paese che si rimette in moto. Questa è la priorità assoluta del nostro Paese. Il ritorno alla normalità della scuola. La scuola in presenza e non la scuola in remoto, la scuola attraverso un computer. Con questi numeri siamo ancora ad uno scenario assolutamente gestibile e governabile, però l'aspetto importante è la precarietà di questi numeri. Questi numeri possono schizzare rapidamente se due, tre, quattro, cinque focolai ci sfuggono, i numeri saltano e saltano a livello della Francia, della Spagna, della Grecia, di altri Paesi.