Dall'inizio dell'emergenza coronavirus i decessi in Piemonte sono stati più di 1300, ma dopo i picchi di fine Marzo, da qualche giorno il numero decresce come ci indica questo grafico elaborato dall'unità di crisi della regione Piemonte. Cominciano ad essere negativi anche i numeri della terapia intensiva. Da tre giorni si registrano cioè più dimessi che ricoverati. Poi arrivano anche immagini come queste, che scaldano cuori e speranza. Maria e Umberto, entrambi malati covid, festeggiano in reparto i 56 anni di matrimonio all'Amedeo di Savoia di Torino. Cresce però il numero dei contagi e il dato preoccupa. Significa che il picco in regione non è ancora stato raggiunto e questo allontana l'agognata fase 2. Da mercoledì 8 Aprile qui in Piemonte sarà in vigore l'ordinanza regionale che prevede l'obbligo di indossare la mascherina per tutti gli addetti alla vendita negli esercizi commerciali e nei mercati. Mascherine, che invece sono solo raccomandate per i cittadini che escono a fare la spesa e se ne fossero sprovvisti potranno usare anche foulard o fazzoletti per coprirsi naso e bocca. L'ordinanza serve per tutelare i 150000 addetti alla vendita ancora oggi al lavoro e anche coloro che si recano nei supermercati e negozi di generi alimentari. Le mascherine oggi sono più facilmente trovabili sul mercato. Noi stiamo facendo anche forniture di quantità modeste rispetto ai quattro milioni di abitanti, ma importanti sul territorio. Non solo all'RSA, non solo al volontariato, non solo al sistema territoriale, ma anche ai comuni e quindi crediamo tutti insieme di poter sopperire a questa esigenza. La regione Piemonte sta anche lavorando per garantire aiuti aggiuntivi a chi più soffre economicamente questa crisi. "Le misure del Governo, seppur apprezzabili per lo sforzo e l'impegno, non sono sufficienti", ha dichiarato il Governatore Alberto Cirio, che ha poi aggiunto "se non mandiamo in quarantena la burocrazia nei prossimi mesi, la fase 2 sarà complicata".