Santa Lucia, ripresa a mangiarsi la montagna, 16 metri il diametro. Ecco, la fresa più grande d'Europa che avanza di 15 millimetri al minuto. Il suo cuore trema quando è in funzione e sui nastri scorre il suo nutrimento: il materiale di scavo. Dopo lo stop del 12 marzo, ripartono le attività di cantiere per una delle infrastrutture più importanti del nostro Paese. Il raddoppio della A1, tra Barberino e Calenzano. Prima si è pensato alla formazione delle maestranze, uomini che passano 8 ore in una galleria, sei giorni su sette, un tunnel che tra poco raggiungerà i 7 chilometri, lo percorriamo quasi tutto, prima di arrivare al tappo, sul furgone si sale al massimo in quattro, le squadre sul percorso lavorano anche alle uscite d'emergenza, con l'ausilio di un escavatore e di un martello pneumatico. Qui sotto, le mascherine non sono una novità, ma adesso le si deve indossare anche fuori, in questa specie di villaggio dove a regime vivono 350 persone e dove anche la mensa è stata riorganizzata e sanificata, così come i dormitori. Per accedere alle aree di lavoro è necessario farsi misurare la temperatura dal 118. Soltanto adesso, con il reperimento dei dispositivi di protezione e un nuovo protocollo di sicurezza, il lavoro è ripreso e Pino, uno dei guidatori, è tornato al comando del gigantesco Pac-Man. Si è fatta la scelta di fermare la realizzazione di quest'opera a tutela di tutte le maestranze non sapendo e non vedendo i confini di questa pandemia. Ora, che abbiamo messo in atto tutto il sistema di sicurezza e di protezione di prevenzione, contiamo di ultimare l'opera per il 2021. Sicuramente il Covid ci rallenterà, però, per il 2021 contiamo di dare l'infrastruttura finita. Come stimolo per la ripresa del Paese, Autostrade fa sapere che è pronta a pubblicare altri bandi per 450 milioni di euro di investimenti.