Rispetto di quello che è il decreto, le misure di prevenzione, nell'attenzione rispetto a quella che deve essere la limitazione del contagio, non dobbiamo smettere di vivere, questa è l'immagine. Purtroppo all'estero, troppe volte, passano solo le immagini delle zone rosse, delle zone completamente bloccate, mentre c'è un'Italia che vive, lavora, ci sono persone che ogni giorno, come diciamo sempre, alzano la saracinesca e fanno un lavoro per tutti, uno di questi è la cultura. Oggi, grazie al nuovo decreto, riapriamo i musei, riapriamo i luoghi di cultura per definizione, perché l'importante è far vedere la gestione di questa situazione, ma che c'è anche una città, un territorio che continua a vivere. Per questo, con “Parma non si ferma”, anche con altri slogan che abbiamo coniato per fare in modo che i cittadini rendano virale che la vita scorre come sempre, ci sono le scuole chiuse, ma ci sono tantissime attività che continuiamo a fare sul territorio, che dobbiamo continuare a fare in un'ottica di farci trovare pronti quando queste misure di limitazione termineranno.