Resta obbligatorio il distanziamento sui treni ad alta velocità. A stabilirlo è un'ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza che a poche ore dal via libera del Ministero dei Trasporti all'uso di tutti i posti a sedere, si è messo di traverso. "Non possiamo permetterci di abbassare il livello di attenzione e cautela", ha detto il Ministro della Salute, "non solo, sui treni si dovrà tenere anche la mascherina". Per il Ministro della Salute in tutti i luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto, resta obbligatorio sia il distanziamento di almeno un metro che l'obbligo delle mascherine. Il ritorno alla normalità e il ripristino della piena capienza, insomma, è rinviato, ma non dappertutto perché Liguria e Lombardia hanno confermato la decisione di consentire l'occupazione del 100% dei posti a sedere, il 50% dei posti in piedi nei mezzi pubblici urbani e metropolitani e sui treni regionali. Le due società di trasporto ferroviario sono subito intervenute. Trenitalia ha inviato ai suoi passeggeri un'e-mail nella quale spiega che su tutte le Frecce e gli Intercity resta confermato il distanziamento e il limite del 50% dei posti da occupare a scacchiera mentre NTV Italo ha annunciato una decina di cancellazioni tra i treni previsti solamente per la giornata di oggi e conseguente rimborso dei biglietti, a chi ne subirà le conseguenze.