Ho sempre fatto l’operaio, 35 anni. Guido il trattore e basta. Cerco di mantenere le distanze. Cerco di dirlo anche agli altri. C’è paura adesso? Io sì, gli altri non lo so. Dalla raccolta nei campi all'imballaggio dei prodotti, sono 96 i contagiati da coronavirus, 3 lievi, asintomatici gli altri scoperti in questa azienda agricola di Rodrigo, nel Mantovano, dopo che un operaio da febbre alta, si era rivolto al suo medico di famiglia. Positivo l'esito del tampone, da lì sono iniziati i controlli a tappeto della azienda sanitaria. Qualche settimana fa, in questa stessa zona i focolai nel settore della lavorazione della carne. Nel contesto di questo focolaio abbiamo, diciamo, condotto l'attività di isolamento domiciliare dei casi identificati e ora le inchieste sono in pieno svolgimento, verranno isolati anche loro a contatti stretti. Devo dire che noi già da qualche giorno abbiamo iniziato la programmazione di una attività a tappeto anche sull'azienda del comparto agricolo che non hanno nessuna segnalazione, un po' come avevamo fatto sui focolai del via Danese. Colpiti soprattutto gli operai del reparto confezionamento. La maggior parte è straniera residente sul territorio. “I protocolli anti Covid qui sono rispettati” afferma il medico dello stabilimento “ed è stata effettuata una sanificazione straordinaria” Tanti di loro vivono insieme punto e basta, sono contatti stretti, ma a domicilio. Metà personale che si ferma, in un periodo come questo, in questo ambito lavorativo è un po'come dire a un grande ristorante, a un grande hotel che la vigilia di Natale, devono chiudere e lasciare a casa metà della gente.