Covid Mondragone, tensione cala ma non è spenta

27 giu 2020
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Torna il silenzio a Mondragone, dopo le tensioni, mentre continua lo screening della popolazione per comprendere l'entità del focolaio di Covid-19 e cercare di limitarlo. Migliaia di persone si stanno sottoponendo volontariamente al tampone. Siamo fortemente impegnati sulla somministrazione dei tamponi naso-faringei, per verificare un po' la presenza o meno del virus anche all'esterno della zona interdetta. I primi risultati mi parlano di un trend buono, alimenta la speranza che presto Mondragone possa uscire da questo incubo. Il divampare del virus nella comunità di braccianti di origine bulgara che vive e lavora qui, ha innescato tensioni sociali ed episodi di intolleranza. Si tratta di un ghetto che si chiama complesso ex Cirio. I Bulgari ci vivono spesso in condizioni di disagio, sfruttamento e tra le illegalità. Emergency fa notare che due settimane fa l'ASL ha eseguito i test sierologici alle persone che vivono nelle palazzine, tra le quali anche Bulgari, ed erano tutti negativi. Queste persone che vivono qui, come dire, sono qui perché c'è un pezzo di economia di questo territorio che ha bisogno di loro. Si trovano a non essere visibili per il Comune, per l'ASL, a non avere un medico di base, e oggettivamente è un fattore di rischio che andrebbe risolto abbastanza facilmente regolarizzando la loro posizione sia in ambito lavorativo, che in ambito anagrafico, appunto, con l'iscrizione alla residenza per i cittadini comunitari o dando un permesso di soggiorno agli extracomunitari, per esempio. Dopo i primi casi è stata predisposta una mini zona rossa che ha scatenato la contrarietà della comunità bulgara, che l'ha violata per protesta, chiedendo assistenza e la possibilità di andare a lavorare. La risposta di un gruppo di italiani sia dentro il ghetto che fuori non si è fatta attendere e si è arrivati alla violenza. L'appello del sindaco è quello di evitare strumentalizzazioni politiche. Il mio timore oggi possa questo, il caso di Mondragone, diventare un problema anche di disputa politica. Questo io lo eviterei. Invito le forze politiche in campo a non strumentalizzare la posizione di Mondragone. È un paese, Mondragone, oggi in difficoltà anche economica e dobbiamo, tutti devono aiutarci ad uscire da questa situazione. Intanto, a testimoniare che le tensioni sono sopite ma potrebbero riaccendersi è apparso uno striscione su uno dei palazzi del ghetto, che chiede al leader della Lega Matteo Salvini, che ha annunciato una visita, di fare ordine.

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