Passata la grande paura a Rescaldina, piccolo centro alle porte di Milano, è ora il momento di pensare a quattro dei nove ricoverati non ancora fuori pericolo. “Dobbiamo, tutti insieme, sperare e pregare perché la loro famiglia si possa di nuovo riunire ed essere serena. Gli altri feriti, invece, stanno meglio. Per loro possiamo tirare un sospiro di sollievo”, ha fatto sapere, dopo una lunga giornata, il Sindaco di Rescaldina, Michele Cattaneo. Tutto ha inizio alle 7.20 di ieri mattina quando, a causa di una fuga di gas, c’è stata un’esplosione fortissima, sentita in tutta la città. Un intero modulo di un complesso di palazzine, poco distante dal centro, viene completamente sventrato. Tre gli appartamenti coinvolti nello scoppio, che è stato così violento da danneggiare anche la villetta accanto. Ventisette gli sfollati, che hanno trovato sistemazione da parenti, amici o nell’oratorio. Bisognerà, però, dai prossimi giorni cercare soluzioni abitative stabili. “Tutti i proprietari di appartamenti disposti ad affittarli contattino il comune”, è l’appello lanciato dal primo cittadino. Mentre è iniziata la raccolta dei beni di prima necessità per chi, nel crollo, ha perso tutto. Su quanto accaduto a Rescaldina è stata avviata un’inchiesta per crollo colposo di costruzioni a carico di ignoti, ma la paura per una fuga di gas questa notte si è vissuta anche a Torino nella tarda serata di ieri, quando nel quartiere San Salvario, famoso per la movida, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per un allarme scattato in un ristorante. Al ristorante sono stati messi i sigilli, mentre non c’è stato nessun disagio per gli ospiti degli hotel vicini.