Mancano ancora i dati, il bilancio completo sull'andamento dell'epidemia dal dal 4 maggio in poi, a livello regionale, dovrebbero arrivare ad essere comunicati dal ministero della salute tra giovedì e venerdì, così come i protocolli di sicurezza dell'INAIL, sulla cui base verranno redatte le linee guida e poi si riapre, la palla delle responsabilità passa ai singoli governatori, a ciascuna regione il potere di far riaprire negozi al dettaglio, bar, ristoranti, ma anche parrucchieri, centri estetici, spiagge e palestre anche però la responsabilità di monitorare il territorio. Il governo rientrerà in campo solo se e dove i numeri dovessero tornare fuori controllo per riattivare le zone rosse. Con gli allentamenti da lunedì potrebbe anche essere eliminato il vincolo che consente gli spostamenti solo per far visita ai congiunti. Ci si potrebbe trovare anche tra amici, è solo un'ipotesi, ma nel Governo se ne sta discutendo anche se secondo molti Ministri sarebbe un passo più lungo della gamba. In attesa delle linee guida le posizioni tra gli amministratori locali sono diverse, dal siamo pronti ad aprire tutto ciò che è possibile del Veneto Zaia all'Emilia Romagna che dal 18 punta ad aprire anche le spiagge con l'ipotesi di 12 metri quadri a ombrellone, al Presidente della Liguria, Toti, che già boccia l'applicabilità dei protocolli alle spiagge e ipotizza un ritorno alla mobilità interregionale dal primo giugno.