Per l'accusa sono molteplici gli elementi per chiedere un ergastolo nel processo d'Appello per la morte dei coniugi Pasho. Elona Kalesha, condannata in primo grado a 30 anni per il duplice omicidio dei suoceri, i cui corpi furono ritrovati in alcune valigie nel dicembre del 2020, in un campo vicino a Sollicciano, aveva almeno due moventi per uccidere: soldi mai recuperati e la volontà di nascondere a Taulant, suo compagno e figlio delle vittime, un aborto e una relazione clandestina. L'accusa parla anche di un inconsapevole confessione riguardo alle chiavi del condominio, dove i coniugi sarebbero stati uccisi. "Nelle prime dichiarazioni ai Carabinieri all'epoca dei fatti, la Kalesha dice che avevano lasciato la casa i suoceri sporca, con le chiavi dentro. Allora, siccome lei sostanzialmente non c'era, come fa a sapere dove avevano lasciato le chiavi, chi che sia?" Anche la difesa di Elona Kalesha aveva fatto ricorso in appello, ritenendo ingiusta una condanna, oltre ogni ragionevole dubbio. "Secondo noi, resta un processo indiziario con molte criticità. Crea anche a lei una sofferenza emotiva. È poi consapevole anche come dire della delicatezza del momento".