Nati come velivoli militari in grado di fare “il lavoro sporco” al posto dell’uomo, i droni ormai volano e vegliano su di noi in ogni settore delle nostre vite. Nelle versioni economiche per uso domestico, i droni con le loro esibizioni “da giardino” fanno divertire i bambini (ma anche i loro papà). I droni per uso sportivo sono invece dei costosi ed evoluti velivoli da record di velocità, capaci di raggiungere anche i 265 all’ora (con punte di 289), entrando a pieno titolo nel Guinness dei Primati. Esiste addirittura una lega ufficiale, la DRL, che organizza il Campionato mondiale di droni da corsa per piloti professionisti, con un calendario di Gran Premi sui quali è possibile piazzare scommesse. Senza dimenticare la maratona per droni, nella classica distanza di 42,195 km organizzata a Berlino. Ma i droni sono principalmente usati per realizzare straordinarie riprese e fotografie aeree, grazie a speciali action cam ad altissima definizione che trasmettono in diretta le immagini a chi li comanda da terra, così da poterli dirigere a tutta velocità in zone anche impervie e difficilmente raggiungibili. Alcuni droni per uso commerciale sono addirittura controllati da vere e proprie centrali operative che ne seguono le rotte dirigendone il traffico come aerei di linea. Già, perché i droni oltre a divertire hanno anche funzioni di pubblica utilità, dal trasporto di merci acquistate in internet grazie a droni di dimensioni, e di capacità di carico, sempre “crescenti”. Oltre ai droni postini esistono anche i droni poliziotto, che fotografano scene del crimine e aiutano a cercare le persone scomparse e i droni bagnino, che individuano i bagnanti in difficoltà e li “salvano” lanciando loro salvagenti. I campi di applicazione dei droni sono sconfinati, tra i tanti ricordiamo una nuova generazione di micro droni “impollinatori” destinati a volare di fiore in fiore come api. D’altronde il termine “drone” significa anche “fuco”, il maschio operoso dell’ape.