Ecoincentivi, sconti fino 5mila € su veicoli non inquinanti

15 mag 2022
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Via libera agli ecoincentivi per l'acquisto di auto e moto a basso impatto ambientale. I bonus per i veicoli elettrici o ibridi scattano immediatamente con la pubblicazione del Decreto sulla Gazzetta Ufficiale. É dunque possibile sottoscrivere i contratti d'acquisto che andranno poi trasferiti su una piattaforma apposita, operativa però a partire dal 25 maggio. Proposto dal Ministro dello Sviluppo Economico Giorgetti e firmato da Mario Draghi, il provvedimento mette a disposizione 650 milioni di euro all'anno per tre anni, dal 2022 al 2024 incluso, per un totale di quasi 2 miliardi stanziati. Risorse di non poco peso che attingono al Fondo Automotive del Governo per il quale è stato previsto uno stanziamento totale di 8,7 miliardi di euro fino al 2030. Il bonus vale per l'acquisto di automobili full electric, ibride plug-in o con motore termico a basse emissioni ma anche per motoveicoli elettrici, ibridi e termici, appartenenti alle categorie meno inquinanti. L'incentivo varia a seconda del livello di emissioni del veicolo acquistato, si va dai 2mila euro per le auto con motori tradizionali a basso impatto fino ai 5mila per l'acquisto di un elettrica con rottamazione di un mezzo inferiore agli Euro 5. Vale in ogni caso l'obbligo di non rivendere, per almeno 12 mesi, il veicolo acquistato grazie al bonus. Bonus che è riservato principalmente alle persone fisiche, ma una piccola parte è destinata anche alle aziende di car sharing e alle piccole medie imprese che svolgono attività di trasporto. Infine, va ricordato che ci sono anche dei limiti al prezzo di listino per l'acquisto del veicolo oltre i quali il bonus statale non viene assegnato: 35mila euro per le vetture con emissioni di CO2 comprese tra 0-20 g/km, 45mila per la fascia 21-60 g/km e 35mila euro per le auto nella fascia 61-135 g/km. Obiettivo principale, infondere una boccata d'ossigeno al mercato dell'automotive, messo a dura prova negli ultimi anni dalla carenza di materie prime, dagli effetti della guerra e prima ancora della pandemia. Gli ultimi dati sulle immatricolazioni parlano di un crollo delle vendite del 33% in aprile rispetto allo stesso mese del 2021 e del 44,4% se si fa il confronto con i livelli pre-covid. Il provvedimento punta anche al ricambio del parco auto circolante in Italia, che ha attualmente il tasso di rinnovo più basso tra i maggiori mercati europei.

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