Questa è la Rome University of Fine Arts appartiene all'Afam al comparto dell'alta formazione, insieme a conservatori statali, istituti musicali e accademie di danza e arte drammatica. Non è un ateneo nell'accezione classica, ma una scuola del fare, dove il lavoro pratico, artistico è fondamentale per la crescita che ogni studente per prepararlo al mercato del lavoro. Il corso di laurea è triennale e magistrale qui si studia: graphic design, cinema, scultura, pittura e arti visive. 1200 studenti l'anno scorso il 2 Novembre inizieranno i nuovi corsi accademici. Questo è il "posizionarsi qui" andrà sicuramente davanti ai front office accompagnato però, dalla segnaletica del rispetto della distanza da un metro. Questa è l'aula di grafica d'arte dove si studiano le tecniche di incisioni qui la didattica a distanza è impossibile. Si divideranno le classi in gruppi, alcuni studieranno in sede altri seguiranno online. Lo sviluppo di un progetto prevede una fase di elaborazione e formalizzazione con delle revisioni e il confronto con il docente. Ma magari la realizzazione nel FabLab, grazie alle tecnologie digitali può essere demandata a una fase successiva, non necessariamente in presenza, Questa è l'aula di pittura qui generalmente studiano 22 studenti in tempi di Covid o post Covid sono già state fatte delle lezioni, di orientamento, ecco, il massimo, la capienza massima è di 12 persone. Autonomia significa: tenere in considerazione che i modelli formativi possono essere differenti. Si tratta di valorizzare delle esperienze fertili e locali e mettere in condizione le istituzioni di fare esercitazioni pratiche, senza essere impiccati a una percentuale di impegno orario dello studente necessariamente in aula. Ma l'apertura al territorio potrebbe, per esempio, consentire di fare esercitazioni sul campo e queste iniziative non devono avere dei vincoli di tipo normativo e burocratico. Non lo era in passato, laddove si imparava in bottega il mestiere delle arti, sul cantiere in campo, e non dovrebbe esserlo neanche oggi.