Il primo faccia a faccia con le istituzioni dalla fine della prima fase dell'emergenza alla centrale idroelettrica di Bargi. A Bologna i responsabili di Enel per le relazioni industriali e per la sicurezza, incontrano Prefetto e Comandante dei Vigili del Fuoco in ringraziamento a chi cha svolto le operazioni di ricerca e soccorso nell'immediatezza dell'incidente di martedì scorso. Poi, in Comune, riunione con il sindaco del capoluogo e i primi cittadini di Camugnano, il comune direttamente colpito dalla strage di Suviana e di Castiglione dei Pepoli, dove risiedono tanti dei lavoratori di Enel. Proprio i sindaci del territorio sconvolto per le 7 vite spezzate dall'esplosione, temono anche conseguenze occupazionali. Enel rassicura e conferma, intanto, un fondo di 2 milioni di euro per le prime necessità delle famiglie delle vittime. "Una disponibilità da parte di Enel su due fronti. Il primo è una loro presenza, una loro vicinanza in queste ore, in questi giorni al territorio, alle famiglie delle vittime. Loro stanno lanciando una raccolta di donazioni, un centro di assistenza psicologico. E poi l'altra disponibilità importante che loro hanno dato, è a rimanere su quel territorio". La centrale intanto è ferma per la messa in sicurezza e la bonifica. Si continua ad aspirare acqua dai livelli allagati. Non è possibile al momento una stima dei tempi che dipenderanno anche dalle esigenze dell'indagine aperta dalla Procura. Gli inquirenti hanno già acquisito e stanno esaminando numerosi documenti, tra questi i piani sicurezza della centrale. Mentre sono già stati fissati i funerali nel tarantino di Mario Pisani 73 anni, e nel messinese di Vincenzo Franchina 35 anni, il più giovane dei lavoratori che non ce l'hanno fatta.